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Gilera GP 839 NOS by F.F. Racing

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Lo scooter di serie più prestante e il proprietario più incontentabile danno origine ad un “mostro” di potenza capace di erogare 108 CV di picco, grazie ad una massiccia elaborazione e all’ausilio del protossido d’azoto.

 Lo scooter di serie più prestante e il proprietario più incontentabile danno origine ad un “mostro” di potenza capace di erogare 108 CV di picco, grazie ad una massiccia elaborazione e all’ausilio del protossido d’azoto.

gp800GP 839 capitolo secondo.

Avevamo già avuto a che fare con questo impressionante mezzo nel corso di una bollente comparativa di maxi scooter, che i nostri più fedeli lettori ricorderanno pubblicata sul numero 60 di luglio-agosto 2009. Ma ora siamo andati ben oltre. Questo ulteriore step evolutivo potrebbe essere definito come un “extreme makeover”, qualora si parlasse di un essere umano, oppure di un utilizzo massiccio della chimica sotto forma di anabolizzanti. Qui però la chimica interviene per creare una sovralimentazione capace di ingrossare i muscoli del Gilerone di oltre il 100%! Non bastava il motore dalla cubatura esagerata, né la potenza superiore a qualunque “plasticone” mai visto in circolazione, tenuta a bada necessariamente da una vera e propria catena di trasmissione. Non erano sufficienti nemmeno un impianto frenante da moto vera o un look sportivo e aggressivo. Bisognava esagerare. La vorace fantasia del suo proprietario non è stata saziata nemmeno dalla preparazione già intensa che avevamo abbondantemente testato, e non sappiamo se sia stata appagata dagli ulteriori interventi a livello di meccanica. Speriamo che almeno dal punto di vista estetico si sia raggiunto l’apice, anche perché con le recenti modifiche la personalizzazione è davvero vicina alla perfezione; spingersi più in là forse significherebbe cadere nel pacchiano, mentre ora la colorazione e gli accessori adottati rendono il mezzo uno dei più belli che ci sia mai capitato di recensire. Ciò che invece dovrebbe aver definitivamente soddisfatto chi possiede e guida questo scooter, ma anche chi lo ha elaborato, è il livello delle prestazioni raggiunto. Con l’adozione dell’impianto al protossido d’azoto abbiamo rilevato tempi in accelerazione difficilmente ripetibili. Ma è meglio non dirlo troppo forte, i diretti responsabili di tale performance potrebbero raccogliere la sfida; non a caso durante la prova al banco si sentiva complottare intorno ad un’altra folle idea chiamata turbina! E così stiamo pregustando l’opportunità di scrivere il terzo capitolo della saga…

 

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Di bene in meglio…

p800Dove eravamo rimasti… Per chi non avesse letto la prima “puntata”, ecco un breve riassunto accompagnato dall’aggiornamento relativo alle ultime ore, perché questo GP si trasforma di giorno in giorno! La versione ormai superata vantava già un’estetica simile, soprattutto a livello di colorazione, con quella livrea rosso-nero-oro sportiva ed elegante al tempo stesso, che in qualche modo distoglie l’attenzione dalle forme decisamente generose. Un mix cromatico talmente ben riuscito da venire ora ripreso anche sul forcellone e sui cerchi. Nella zona anteriore era ben visibile l’assenza del gruppo ottico originale, sostituito da un faro lenticolare bixenon che a sua volta adesso ha lasciato il posto ad una struttura a due fari sovrapposti disegnata appositamente. Rispetto alla precedente elaborazione rimangono invece il cupolino fumé e gli specchi retrovisori, così come i serbatoi olio freno color oro, le particolari manopole e le pompe freno radiali, mentre cambiano ancora le leve freno, comunque sempre registrabili e pieghevoli. E per rimanere nel settore freni, bisogna citare la sostituzione dei dischi anteriori con dei componenti a margherita. Nuova la strumentazione aggiuntiva posta sopra al cruscotto originale, indispensabile soprattutto per verificare il rapporto stechiometrico collegato all’utilizzo del NOS. La pedana poggiapiedi è sempre impreziosita da protezioni in acciaio Inox e in luogo della già splendida sella bicolore si trova ora un elemento ancora più professionale di tipo monoposto. Sempre presenti le varie parti cubicate e gli stickers tecnici sulla carrozzeria, così come non sono stati certo eliminati i tanti componenti lavorati al tornio e la viteria in Ergal.

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